USCITE DALLA DIMENSIONE SILENZIOSA E LIBERATE IL SI 

Basta un si. Uscite dalla dimensione silenziosa. Si sa, ci muoviamo in un mondo virtuale in cui prendere e comunicare posizioni nette a volte richiede una buona dose di coraggio. Se poi si parla di referendum, dobbiamo mettere in conto che una delle regole del gioco – purtroppo – è l’aggressività con la quale in molti contrastano l’opinione altrui. Elevandosi a portatori della Verità Assoluta, ergendosi sul piedistallo di una presunta superiorità morale. Se ci si espone a favore del Si, allora si rischia di essere tacciati di servilismo, di sudditanza al capo. Si vuole affibbiare al referendum un connotato politico ed ecco emergere la parte aggressiva del No, quella che attacca, morde e massacra, quella che vorrebbe imporre una scelta in base all’antipatia per Renzi o al dissenso per il governo. Ma c’è anche una parte civile del No. Quella che, escludendo il pericolo di presunte derive autoritarie, riporta la discussione nel recinto di un confronto civile e democratico. Quella che motiva la propria scelta entrando nel merito della Riforma, senza lasciarsi fregare dalle “bufale”, dai messaggi deviati e da Grillo che definisce serial killer chi vota per il Si. Personalmente trovo più stimolante confrontarmi con la parte civile.

Elettori del Si, uscite dalla dimensione silenziosa. Chi mi conosce sa con quale passione e impegno porto avanti le battaglie politiche. In prima linea e mettendoci la faccia. Alla ricerca di condivisione e solidarietà. Non certo per difendere una poltrona, che nemmeno ho, a dir la verità. Non certo per difendere il capo o il ràs regionale, perchè non avrei alcun interesse a farlo. Incontro gente. E so di tanti che voteranno Si, ma non si espongono per paura di essere bersaglio dell’aggressività. Per paura di essere massacrati nel tritacarne del populismo. Per paura di essere chiamati servi di un “capo”, che magari in alcune occasioni hanno pure criticato, non avendo condiviso scelte o politiche precise. E a dire il vero, questa cosa succede anche a me. Succede anche a me di diventare bersaglio. Nel mio quotidiano esercizio social, nella mia attività da #unpostalgiorno a sostegno del Si. Ma va bene così. A me basta coltivare l’onestà ideale e intellettuale, la vera forza che smuove il mondo. Chi vota Si è persona onesta.

Allora, uscite fuori dalla dimensione silenziosa. Fatelo a testa alta. Entrate nel merito delle cose. A frasi del tipo “tu, difendi i ladri!”, “tu, sei servo di Renzi!”, “tu, voti come Verdini!”, rispondete con la tranquillità di chi è convinto delle proprie ragioni. Ad ogni Verdini di turno corrisponde Forza Nuova che sta con il No, cosí come ad ogni persona onesta a favore del Si corrisponde un presidente onesto Anpi a favore del No. Ma non deve essere questo il nostro campo da gioco. Non sono queste le nostre regole del gioco. Le nostre regole segnano il campo della democrazia e del confronto civile.

Liberate il pensiero e sforzatevi di diffonderlo al bar, in piazza, nel condominio e tra gli amici. Sui social. Solo liberando le energie migliori si riesce a fare un buon servizio per sè, per la propria comunità. E per i civili sostenitori del No. Difendere le ragioni del Si è davvero una battaglia di civiltà. #bastaunsi

 

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